Fino a qualche tempo fa in Italia se dicevi la parola “ginger” l’unica cosa che veniva in mente era la bevanda Ginger Ale, oppure le fettine dal sapore di saponetta leggermente piccanti date in abbinamento al sushi. Ultimamente questo tubero dall’odore particolarmente accattivante e poco comune sta prendendo piede anche nel nostro Paese, in accostamento a piatti della tradizione mediterranea.
La pianta appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, piante che crescono in zone tropicali, quasi tutte con proprietà oltre che ornamentali, medicinali e aromatiche. Questa radice viene usata in preparazioni gastronomiche o essiccata in polvere, o ancora meglio fresca a fette o grattugiata; l’odore fortissimo che emana è un misto tra citronella, bergamotto, finocchio e anice stellato.
Lo zenzero ha una funzione curativa; ottimo come antibatterico, disinfettante dell’intestino, ha proprietà antiossidanti, proprietà digestive, ed è addirittura utilizzato per contrastare la nausea. Viene anche utilizzato nelle diete occidentali, insieme o sostitutivo del peperoncino. Nella preparazione di torte, biscotti, marmellate, gelato è considerato un ottimo ingrediente aromatico, ma è buonissimo anche candito, mangiato a fine pasto aiuta la digestione.
Grattugiare zenzero fresco su dei gamberi al vapore o scottati è un tocco semplice ma di gusto esotico e piccante, può essere inoltre tagliato a fette sottili insieme a verdure saltate in padella o su carni bianche. Un altro modo per utilizzare questa radice è quello di metterla in infusione in acqua bollente insieme ad una stecca di cannella, in modo da ottenere una tisana depurativa, molto utile per raffreddori invernali. Al contrario, d’estate? Il ginger si trasforma in fantastico ingrediente per la “ginger capiroska” appunto; la base per la capiroska è la stessa, si aggiungono solo fette tagliate spesse di zenzero fresco. Una delizia rinfrescante e piccante al tempo stesso.
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